Grazie alla collaborazione tra Pantone e l’associazione Stop Homophobie, i Mondiali Qatar 2022 avranno una nuova bandiera LGBTQ+ .
I Mondiali Qatar 2022, in partenza domenica 20 novembre, avranno una nuova bandiera LGBTQ+. Il merito è della collaborazione stretta tra Pantone e l’associazione Stop Homophobie, che hanno studiato un modo per aggirare la legge locale che vieta le unioni tra persone dello stesso sesso.
Mondiali Qatar 2022: nasce la bandiera LGBTQ+
Invece che i classici toni sgargianti dell’arcobaleno, la nuova bandiera LGBTQ+ dei Mondiali 2022 sarà bianca e con i relativi numeri Pantone. Grazie alla collaborazione tra l’associazione Stop Homophobie e Pantone, si è trovato un modo per aggirare la legge numero 285 del Qatar, che punisce i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso e quelli extraconiugali. Il fischio di inizio è atteso per domenica 20 novembre 2022 e ormai tutto è pronto per lo svolgimento della manifestazione sportiva.
Adesso che c’è anche la nuova bandiera LGBTQ+, i tifosi appartenenti alla comunità potranno tranquillamente assistere alle competizioni dei Mondiali sventolando il proprio vessillo. Nessuna violazione della legge, visto che non sono presenti i colori classici dell’arcobaleno, ma solo i rispettivi numeri Pantone. D’altronde, il generale Abdulaziz Abdullah al-Ansari, presidente del Comitato nazionale antiterrorismo del ministero dell’Interno e capo della sicurezza del Mondiale in Qatar, è stato molto chiaro. In un’intervista al Times, ha dichiarato:
“Se un fan alzerà la bandiera arcobaleno e io gliela porterò via, non è perché voglio davvero farlo. Non è un insulto ma un gesto per proteggerlo, perché se non lo farò io, qualcun altro intorno potrebbe attaccarlo. Non posso garantire per il comportamento delle altre persone. Gli dirò: per favore, non c’è bisogno di alzare davvero quella bandiera, qui allo stadio“.
La bandiera LGBTQ+ sventolerà in Qatar: ci saranno problemi?
La nuova bandiera LGBTQ+ creata per i Mondiali Qatar 2022 riuscirà davvero ad aggirare la legge? La domanda sorge spontanea, visto che anche se i colori arcobaleno non sono in vista, rappresenta comunque la comunità condannata dal Paese. Al momento, non è dato saperlo. La cosa certa è una: si spera che questo vessillo porti all’abolizione della norma numero 285 in favore di un’altra che protegga dalla discriminazione e dalla violenza.